Le analisi e le valutazioni paesaggistiche costituiscono uno degli aspetti fondamentali delle valutazioni ambientali e riguardano sia le alterazioni indotte dalla realizzazione di una determinata opera che la progettazione di mitigazioni specifiche per ciascun intervento progettuale.
Dal punto di vista normativo, la centralità dell’analisi paesaggistica è stata ribadita con la promulgazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 dicembre 2005 “Individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti,” ai sensi dell’articolo 146, comma 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Il decreto impone l’elaborazione di una Relazione paesaggistica a corredo dei progetti di opere che ricadono in aree soggette a vincolo paesaggistico.
Nell’ambito dell’elaborazione di Studi di Impatto Ambientale, nonché della predisposizione della documentazione ambientale relativa ad interventi ricadenti in aree vincolate, sono stati effettuati numerosi studi di analisi del paesaggio e di progettazione di opere di inserimento paesaggistico riferite ad infrastrutture stradali, impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili (eolico, fotovoltaico e idroelettrico), attività estrattive, lottizzazioni ed interventi edilizi, aree industriali, interventi di sicurezza idraulica.
L’approccio metodologico-operativo seguito è finalizzato alla salvaguardia degli elementi di interesse testimoniale del paesaggio storico, alla tutela del paesaggio naturale oltre che alla valorizzazione delle qualità percettive, visive e vedutistiche. In questo contesto risulta di particolare importanza l’analisi della percezione visiva delle nuove opere, con l’obiettivo di contenere le modificazioni che la loro attuazione determina nella fisionomia del paesaggio.
Le tecniche di riferimento si basano sull’analisi della morfologia del territorio e della copertura del suolo, e prevedono il ricorso all’elaborazione diagrammi, rendering e fotoinserimenti.
Si richiamano infine le esperienze acquisite nella definizione e progettazione di interventi complementari, come rimodellamenti e sistemazioni a verde, volti ad assicurare il corretto inserimento nel paesaggio delle nuove opere ed in particolare il mascheramento delle loro componenti maggiormente intrusive.