Da Il Fidentino settembre 2013
Il Piano Strutturale Comunale di Fidenza (PSC) è stato approvato in via preliminare, si ridisegna il futuro della città per i prossimi 20 anni. Un Piano condiviso che punta a ridurre il consumo del suolo e a riqualificare l’esistente
Un tempo si chiamava Piano Regolatore Generale (Prg), oggi ha cambiato nome, ma è comunque lo strumento urbanistico capace di definire il futuro di una città sia in ambito economico, ambientale e urbanistico. E per questo è facile capire l’importanza per la quale un’Amministrazione se ne debba dotare e la delicata metodologia, il più condivisa possibile, da adottare.
“Con l’atto approvato dalla Giunta, inizia il percorso di approvazione del nuovo Piano. Un Piano che deve saper tenere insieme la pluralità di esigenze di una città complessa come Fidenza con i suoi quasi 27 mila abitanti – sottolinea il Sindaco Cantini - Una città che non deve rinunciare all’ambizione di essere punto di riferimento di un territorio più vasto ed in questo deve esaltare la capacità di costruire relazioni territoriali sempre più ampie anche rispetto a quelle più tradizionali”.
Il documento preliminare del nuovo PSC è stato redatto dagli architetti Francesco Karrer e Alessandro Tassi Carboni e l’ingegnere Gianluigi Capra e per la parte ambientale dallo Studio Ambiter in collaborazione con settore UTC Assetto del Territorio.
Il Piano Strutturale si caratterizza per di riqualificazione dell’esistente, soprattutto attraverso un forte impulso di recupero delle aree della città. Una particolare attenzione è poi rivolta alla salvaguardia paesaggistica della porzione pedecollinare comunale e alla valorizzazione delle aree agricole, come conferma lo stesso Sindaco: “Un Piano poi che deve essere in grado di prestare nuova attenzione alla città esistente affiancando agli strumenti del recupero e della riqualificazione urbana anche quelli della rigenerazione urbana funzionale alla rivitalizzazione delle sue parti più significative dove difficilmente si potranno avere risorse per progetti più radicali di trasformazione”.
Altri obbiettivi del Piano sono quelli di consolidare il ruolo di Fidenza come polo ordinatore di area vasta della zona ovest della provincia di Parma, con particolare riferimento sia ai comparti economico-produttivi sia per i servizi sociali e sanitari.
“Il nostro territorio è in grado, in questo senso, di mettere sul tavolo per tutto il sistema provinciale ed anche regionale progetti e programmi di area vasta che, se opportunamente sviluppati, possono costituire uno degli strumenti a disposizione per sostenere la ripresa economica e l’occupazione”, prosegue Cantini.
Uno degli aspetti più delicati, rispetto alla sfida con il prossimo futuro, sarà quello di lavorare per creare una sinergia allo sviluppo (anche in termini economici) della città storica e il parco di attività dell’Outlet e del Fidenza Shopping. Forse la vera scommessa da vincere per i prossimi anni.
La delicatezza di uno strumento come il PSC richiede anche il rispetto dell’adozione di una metodologia rigorosa, che sappia far convivere diversi strumenti amministrativi e tecnici, per il Sindaco Cantini anche questa una scommessa vinta: “Siamo arrivati all’approvazione del documento preliminare avendo saputo tenere insieme in questi anni con adeguata trasparenza i tempi lunghi di formazione dei nuovi strumenti urbanistici comunali e quelli brevi delle opportunità e delle esigenze della città all’interno però di un’unica linea d’azione amministrativa”.
Adesso la parola passa alla cittadinanza e alle realtà rappresentative del territorio, chiamate a dare il loro contributo al documento preliminare, in nome di un “Piano che vogliamo il più condiviso possibile ed in questo senso abbiamo ritenuto come la partecipazione sulle scelte da esso previste sia più adeguatamente possibile avendo come base di discussione proprio il nostro documento preliminare”, conclude Mario Cantini. Le linee guida del nuovo PSC:
- Contenere l’uso di suolo per processi edificatori.
- Favorire ed incentivare la riqualificazione di aree della città.
- Salvaguardare la porzione pedecollinare comunale di valore paesaggistico.
- Prevedere un generale riordino a conclusione dell’assetto infrastrutturale e dei servizi.
- Garantire un adeguato strumento di programmazione atto a recepire coerentemente tutte le opportunità di sviluppo che dovessero profilarsi nel medio termine.
- Rendere sinergico allo sviluppo (anche in termini economici) della città consolidata il parco di attività di valenza quantomeno regionale posto in fregio al casello autostradale.
- Consolidare il ruolo di Fidenza come polo ordinatore di area vasta della zona ovest della provincia di Parma, con particolare riferimento sia ai comparti economico-produttivi sia per quanto concerne i servizi sociali e sanitari.
- Determinare politiche di valorizzazione del territorio agricolo.