Il Comune di Fidenza partecipa al concorso UrbanPromo

Estratto da EDILIZIA E TERRITORIO IL SOLE 24 ORE:

COMUNE DI FIDENZA

Soltanto urbanistica sostenibile per le industrie e le nuove case

L’attenzione all’ambiente entra nei programmi urbanistici del Comune attraverso la promozione di due iniziative pubbliche che abbinano lo sviluppo e la tutela ambientale. I nuovi centri produttivi non si propongono come area industriale periferica ma come centralità urbana da vivere.

 

I due programmi di intervento del Comune di Fidenza, a prima vista rivolti a temi e progetti distinti, hanno aspetti che li rendono parte di un’unica idea di città: l’attenzione al tema della sostenibilità, al disegno del «paesaggio» o dei «paesaggi», legati tanto alla residenzialità quanto alla produzione industriale.

Il legame, nello specifico, riguarda un territorio che sta crescendo in popolazione e attività a seguito di una strategia urbana attivata alla fine degli anni ’90 e che, per consolidare il ruolo di secondo polo ordinatore della provincia di Parma, ha bisogno di disegnare opportunità localizzative per nuove attività per dare risposte anche a tutto il territorio circostante.

Entrambe queste iniziative partono da piani pubblici. Il Comune, dunque, è il soggetto catalizzatore e garante dei programmi e progetti più complessi, coniugando la vitalità degli attori privati con gli interessi pubblici, assunti come «invarianti» utili definire il quadro dei possibili interventi in ottica cooperativo-negoziale.

Non meno importante infine tra le declinazioni della sostenibilità, la valutazione puntuale dell’approvvigionamento energetico tesa all’autosufficienza dell’insediamento, sia nei nuovi quartieri residenziali, sia nelle opportunità localizzative realizzate e gestite secondo le direttive regionali sulle aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea).

Il nuovo quartiere Europa

Il piano urbanistico attuativo (Pua) del nuovo quartiere Europa è relativo all’ultimo triangolo di espansione e di definizione del margine urbano verso la campagna previsto dal vigente piano regolatore generale orientato verso il nuovo ospedale e la nuova fermata del sistema ferroviario metropolitano Salsomaggiore-Fidenza-Parma a cui si collegherà con percorsi ciclo-pedonali.

Dopo aver definito con Enel l’interramento dell’elettrodotto, sono stati affrontati gli aspetti più convenzionali e quelli più innovativi della complessiva sostenibilità ambientale dell’insediamento residenziale.

L’assetto urbano prefigurato dal nuovo quartiere, che prevede destinazioni residenziali, commerciali e di servizio da localizzarsi primariamente nei fabbricati che costeggiano la nuova piazza aperta lungo l’asse principale dell’insediamento, è dato dal forte rapporto instaurato tra l’ampio viale di ingresso principale che con andamento sinuoso percorre il comparto, le aree per l’edificazione e il verde pubblico collocato in modo da «abbracciare» complessivamente il comparto e rafforzare la presenza dei due rii che l’attraversano.

Un insediamento, quindi, dove la forma precisa del triangolo prevista dal Prg quale limite delle espansioni a sud è più disponibile a recepire il disegno delle aree circostanti di natura agricola.

La sovrapposizione di maglie insediative si fa evidente nella volontà di conservare a destinazione pubblica tutta l’area posta a est del rio Venzola, ove verranno collocati la centrale di cogenerazione e i servizi comunali.

L’approccio progettuale promuove la realizzazione di un quartiere molto attento alla «qualità dell’ abitare», fin dalla percezione degli spazi e dalla loro sicurezza, con flessibilità di utilizzo dei lotti in termini di orientamento e giaciture dei fabbricati, ricchezza delle soluzioni tipologiche e formali premiando, con regole definite, la possibilità, propria della fase di realizzazione dei fabbricati, di diversa connotazione architettonica e formale delle parti componenti l’insediamento. Tale scelta, cui spesso è legato l’effetto urbano complessivo di un quartiere, si ritiene possa essere percorsa proprio per la forza del disegno urbanistico e per la connotazione e caratteristiche delle aree pubbliche.

La centrale di cogenerazione

La promozione di una più elevata o più consapevole qualità dell’abitare deve però trovare riscontro in una logica prestazionale complessiva dell’insediamento e dei singoli fabbricati. Da qui la scelta di alimentare il quartiere tramite centrale di cogenerazione e rete di teleriscaldamento per incidere notevolmente su consumi energetici e costi per i cittadini. 

La centrale si compone di una caldaia ad acqua calda a biomassa, una a gas metano, un cogeneratore alternativo pure a metano.

Per la biomassa si prevede l’utilizzo di combustibili da materiali legnosi vergini. L’impianto darà così risposta alle raccolte di potature e agli abbattimenti arborei sul patrimonio pubblico comunale di Fidenza e di altri Comuni e costituirà possibilità di nuove produzioni agricole legate alla piantumazione di nuovi boschi in pianura per la produzione di biomassa consentendo la creazione di nuovi corridoi ambientali, il miglioramento architettonico del paesaggio rurale, l’attivazione della filiera Legno-Energia e il miglioramento della qualità dell’aria e del suolo e nuove opportunità di lavoro nel settore agricolo.

Le fasi precedenti alla definitiva approvazione del piano particolareggiato serviranno anche a definire le partnership per l’esecuzione della centrale e della rete di teleriscaldamento con attenzione anche a un adeguato decoro e carattere sotto il profilo architettonico e di insediamento nel contesto dove il piano la prevede; il piano urbanistico vede infatti la centrale di cogenerazione collocarsi come elemento di congiunzione tra la delimitazione del comparto e il viale che collega Fidenza all’area ospedaliera. La conclusione di questo modo di intendere i nuovi insediamenti è alla scala del singolo edificio introducendo premialità crescenti per i fabbricati che raggiungono classi più elevate di rendimento energetico a partire da una riduzione rispettivamente del 10% e del 30% secondo il Dlgs 192/2005.

Le aree produttive ecologiche

Le aree industriali ex Cip-Carbochimica e Bastelli sono al centro di due programmi di rilevanza sovracomunale per la qualificazione del sistema produttivo coerenti alle linee di azione europee, nazionali e regionali. La questione delle aree ex Cip e Carbochimica (presentata all’edizione 2005 di Urbanpromo) ha fatto molti passi avanti e si è trasformata da emergenza ambientale a opportunità di sviluppo. È ora il momento di rivolgersi a soggetti interessati a insediare attività produttive compatibili con gli scenari d’ambito.

Si intende individuare un unico modello gestionale sia per il riuso produttivo delle aree delle bonifiche ambientali ex Cip ed ex Carbochimica (11,5 ettari) localizzate nel centro urbano, che per la realizzazione della nuova grande area produttiva di Bastelli situata all’incrocio tra la linea ferroviaria Fidenza-Cremona-Brescia-Bergamo e la nuova linea Tav Milano-Bologna.

Quest’ultima è un’area estesa 110 ettari e in grado di costituire un polo di eccellenza del nuovo sistema industriale regionale. Temi di interesse sono la capacità attrattiva di questi progetti sul sistema produttivo nazionale ed europeo e la conformazione di aree produttive che, pur collocate in modo distinto nel territorio, si trovano ad affrontare tutti i temi della sostenibilità ambientale e paesaggistica mediante gesti progettuali tesi a costruire nuove centralità urbane a valenza collettiva o, nel caso di Bastelli, produttiva.

La città della produzione

La costruzione della città della produzione è infatti il tema che i due progetti hanno indagato partendo da alcuni aspetti comuni ancorché risolti a scale diverse: il sistema dei collegamenti e delle connessioni, dell’assetto morfologico e del «paesaggio», della gestione energetica e del bilancio ambientale, del carattere di tali insediamenti come strumenti di qualificazione del sistema produttivo a livello territoriale.

Entro il 2011 saranno ultimate le bonifiche nelle aree di via Marconi su parte delle quali è già possibile avviare i primi interventi di riuso rivolti ai servizi alle aziende e ad attività produttive con buon equipaggiamento tecnologico compatibili con la nuova centralità urbana in cui le aree sono inserite. Il Comune localizzerà nell’area le funzioni amministrative connesse alle attività produttive.

Fino alla definizione dei lotti di intervento il Comune e Soprip Spa (agenzia per lo Sviluppo locale) si occuperanno della realizzazione e gestione anche dell’area di Bastelli in coerenza con i principi dell’area produttiva ecologicamente attrezzata (Apea). Il team di progettisti (architetto G. Del Boca e C. Manfrini, ingegnere M. Petrolini, Ambiter Srl), ha privilegiato alcune indirizzi fondametali.

Eccone l’elenco delle priorità:

1) più zone a vocazione produttiva distinte tra alta densità (in adiacenza al nuovo scalo merci previsto sulla linea ferroviaria che connette Fidenza a Cremona, Brescia e Bergamo), media densità e riconnessione con il sistema produttivo agricolo esistente;

2) una sola zona centrale di servizi direzionali e collettivi per un insediamento che a regime potrà superare abbondantemente i mille addetti;

3) il sistema delle dotazioni urbane di servizio con la centrale di cogenerazione e i punti di gestione integrata dei rifiuti in una logica unitaria di forte spinta al riciclo e recupero che caratterizza in generale la città di Fidenza dove dal 2006 è operante solo il sistema «porta a porta» in tutto il territorio comunale con risultati pari a oltre il 60% di raccolta differenziata;

4) il sistema del verde che si sviluppa a partire dalla maglia del sistema idrografico minore che solca l’area e lo riconnette al disegno complessivo del piano;

5) il sistema delle residenze e della ricettività di servizio che affronta, come parte integrante del progetto, la necessità di dare risposta anche ai temi connessi alla presenza di numerosi addetti e tra questi anche di quelli in mobilità territoriale.

Il tema della connessione di una nuova e moderna «città della produzione» al centro urbano con strutture di rango urbano e territoriale è stato risolto disegnando un nuovo asse attrezzato (greenway) parallelo in direzione est-ovest all’autostrada A1 e alla linea ferroviaria ad alta capacità che collega l’insediamento con il casello autostradale e le due viabilità principali in direzione nord-sud rap- presentate dalle strade provinciali per Soragna e Cremona, ripercorrendo e adeguando in gran parte strade esistenti fino ad un nuovo ponte sullo Stirone e ponendo grande e specifica attenzione al disegno di ciò che rimane o si forma ai lati dell’infrastruttura stradale.

Il Comune e Soprip Spa vogliono ora costruire e verificare l’interesse e le condizioni perché il mondo delle imprese possa scegliere di insediarsi nel polo di Bastelli o contribuire a realizzare e gestire il sistema delle dotazioni urbane e di servizio (scalo merci, cogenerazione e impatto energetico, gestione dei rifiuti, ecc.). Tali approfondimenti orienteranno le fasi successive del processo e l’inserimento negli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale che sollecitamente si muoveranno per rendere possibile l’avvio delle operazioni di cantiere entro la fine del 2008 all’interno di un quadro conoscitivo unico e unitario previsto dal nuovo Piano strutturale comunale. 

 

LA SCHEDA

Il nuovo quartiere «Europa», il piano particolareggiato «Loghetto» sulle aree industriali dismesse e il nuovo polo produttivo Bastelli. Sono queste le iniziative presentate dal Comune di Fidenza.
Il nuovo quartiere Europa.
Il soggetto proponente è il Comune di Fidenza; la superficie territoriale è di 120mila mq. Il volume lordo costruibile e di 90mila metri cubi. Il tutto per un insediamento di circa 1.100 abitanti. Il fabbisogno termico sarà assicurato da una centrale di cogenerazione.
Le aree produttive ecologicamente attrezzate (Apea). Due le iniziative. Il piano particolareggiato «Loghetto» sulle aree ex Cip ed ex Carbonchimica – soggetto proponente Comune di Fidenza – ha una superficie territoriale di 115mila metri quadrati. La superficie lorda realizzabile è di 52mila mq. Ha le caratteristiche di area realizzata e gestita come area produttiva ecologicamente attrezzata (Apea).
Il nuovo polo produttivo di Bastelli – che vede come soggetti promotori il Comune di Fidenza e Soprip Spa – per una superficie territoriale di 1,1 milioni di mq. La superficie lorda realizzabile è di 600mila mq. Le destinazioni d’uso sono: attività industriali, di servizio alle imprese.
Riferimenti:
Comune di Fidenza Settore Utc assetto del territorio Responsabile del settore: arch. Alberto Gilioli – Tel.: 0524517242 – a.gilioli@comune.fidenza.pr.it Responsabile amministrativo dei programmi di riqualificazione e trasformazione urbana: Nino Manno – Tel.: 0524517266 – n.manno@comune.fidenza.pr.it